mercoledì 15 gennaio 2014

DOVE SONO ANDATI A FINIRE I 615mila MAIALI IN ITALIA?


Nell’ultimo anno sono scomparsi in Italia 615mila maiali, colpa delle importazioni di carne dall’estero per realizzare falsi salumi italiani di bassa qualità, con il concreto rischio di estinzione per i prelibati prodotti nazionali: dal prosciutto di San Daniele a quello di Parma, la cui produzione è calata del 10 % dall’inizio della crisi nel 2008. La Coldiretti scende in campo e lancia l’allarme sul futuro di uno dei settori di punta della produzione agroalimentare nazionale dove trovano occupazione 105mila persone tra allevamento, trasformazione, trasporto e distribuzione, ora in pericolo.

La chiusura forzata degli allevamenti è stata causata dall’impossibilità di coprire i costi di produzione per i bassi prezzi provocati dalle importazioni dall’estero di carne “ di bassa qualita’ “ per ottenere prosciutti da “spacciare” come Made in Italy per la mancanza dell'obbligo di indicare in modo chiaro in etichetta la provenienza. In Italia due prosciutti su tre oggi provengono da maiali allevati in Olanda, Danimarca, Francia, Germania e Spagna senza che questo venga evidenziato chiaramente in etichetta. Il consumatore pensa di magiare esclusivamente prosciutto di maiali allevati in Italia proprio per colpa di una mancata trasparenza di etichettatura. Un inganno per i consumatori e un danno per gli allevatori italiani impegnati a rispettare rigidi disciplinari di produzione per realizzare carne di altissima qualità che da mesi non viene neanche piu’ quotata.

1 commento:

  1. Io non capisco dove vogliono arrivare... i nostri governanti...
    L'Italia ha risorse (umane e non) di eccellenza ma sembra che il loro obiettivo sia annientarle... direttamente o indirettamente!!! Il Paese è svenduto all'estero brandello per brandello oppure direttamente demolito dall'interno!
    Scusa per lo sfogo pessimista!

    RispondiElimina