mercoledì 19 giugno 2013

COCOMERO E MELONE: QUALE SCEGLIERE


Finalmente il sospirato caldo è arrivato, ora però non lamentiamoci e godiamocelo tutto, un po’ come tutta la golosa frutta che questa stagione ci regala. Mettiamo perciò sulle nostre tavole alimenti freschi, dissetanti e soprattutto amici della bilancia quali cocomero e melone. Contrariamente ad altri tipi di frutta più calorici, sia l’anguria che il melone apportano acqua e sali minerali in quantità, ma poche calorie. C’è chi preferisce l’uno e chi invece va matto per l’altro, ma a prescindere dal gusto sappiamo quali sono le differenze che li caratterizzano e qual è quello più adatto a salvaguardare la nostra linea? Con solo 16 calorie per 100 g, il cocomero è un vero amico delle diete è completamente privo di grassi e ha pochissimi zuccheri, il sapore dolce, infatti, non è dato dai glucidi (o zuccheri) ma da sostanze aromatiche naturali che danno anche un senso di sazietà.


C’è poi un altro vantaggio nel mangiare una fetta fredda di cocomero, quando fa molto caldo, non c’è altro frutto in natura che disseti di più: l’anguria possiede infatti la più alta percentuale di acqua, il 95%. Un’unica raccomandazione: meglio non ingoiare i semi, perché contengono sostanze che hanno forti effetti lassativi e possono creare problemi di digestione. In un’immaginaria sfida nutrizionale con il cocomero, il melone uscirebbe vincitore, ha sì più calorie (32 per 100 g), ma anche più vitamine e sali minerali anche se la quantità di acqua presente nel melone, per quanto molto elevata, è inferiore (90,1%). Essendo particolarmente ricco di potassio (che serve al cuore, ma anche a combattere l’affaticamento), rappresenta l’integratore naturale ideale per l’alimentazione estiva, specie alla fine di una giornata sotto il sole. Inoltre, in 200 grammi ci sono oltre 60 mg di vitamina C, che protegge la pelle e potenzia le difese immunitarie e c’è anche un’alta quantità di betacarotene, che fa bene alle mucose dell’apparato digerente. Fate attenzione, anche in questo caso a non ingerire i semi perché hanno effetti lassativi.


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